I fiori sono da sempre uno dei capisaldi principali della saga Animal Crossing, presenti infatti fin dal primissimo titolo. Con Animal Crossing: New Horizons sono arrivate anche nuove specie che non esistevano nei capitoli precedenti, come i crisantemi o i giacinti.
Possono essere utilizzati in diverse maniere e recuperarli è davvero semplice. Tuttavia esistono dei colori che sono più difficili da ottenere e tali colori vengono chiamati “ibridi”.
Vediamo allora cosa dobbiamo fare per creare gli ibridi dei fiori, ovvero come incrociare varie colorazioni tra loro per ottenerne di nuove, non acquistabili da nessun’altra parte: ad esempio, incrociando la con la sarà possibile far nascere la .
Innanzitutto, per creare nuovi colori è necessario avere almeno due fiori base a disposizione, facilmente acquistabili durante gli orari di apertura della bottega di Nook. Oppure, se la bottega è chiusa, basterà fare un giro sull’isola per trovare fiori già sbocciati e procedere direttamente all’ibridazione.
Dopo aver messo due fiori della stessa specie vicini tra loro, sarà sufficiente annaffiarli grazie all’utilizzo dell’.
Una volta al giorno è più che sufficiente, ed è bene tenere a mente che se dovesse piovere non ci sarà bisogno di annaffiare i fiori: infatti, tutta la flora sull’isola verrà automaticamente bagnata e, quindi, anche i nostri fiori saranno consoni per l’ibridazione.
Tuttavia, pur seguendo questo procedimento non è scontato che il giorno dopo nasca un nuovo fiore: le probabilità rimarranno comunque relativamente basse. Esistono però vari metodi, che elencheremo nel corso di questa guida e nelle sottopagine di approfondimento, che possono far aumentare anche di molto la probabilità che ciò accada.
Oltre al fatto di avere basse probabilità di ibridazione, bisogna anche considerare che tra due fiori possa nascere un terzo fiore non ibrido, bensì uguale a una delle colorazioni dei genitori: riprendendo l’esempio di prima, potrebbe infatti capitare che tra una e una ne nasca una nuova rossa oppure gialla, pur essendoci la possibilità che esca una .
Quasi tutte le specie di fiori possono essere ibridate. Nello specifico rimane fuori la pianta di mughetto, in quanto esiste in una sola colorazione, ovvero il bianco: questa pianta non è acquistabile da nessuna parte ma crescerà spontaneamente ogni tanto, dopo aver raggiunto lo status di 5 stelle nella valutazione della nostra isola.
Inoltre, è importante precisare che le colorazioni fredde, come il blu o il viola, sono più difficili da ottenere rispetto ad altre calde, come l’arancio o il rosa: è possibile che per ottenere queste colorazioni siano richiesti parecchi giorni, se non settimane!
Possiamo poi notare che alcuni colori si ottengono a partire da altre due colorazioni ibride, come ad esempio il che si ottiene grazie a due piante di .
In questo caso è probabile che mettendo insieme i due ibridi di partenza possano venir fuori anche i genitori di questi ibridi, diminuendo quindi le probabilità di ottenere il colore desiderato.
Riprendendo l’esempio dei giacinti, sappiamo che per ottenere il servono due piante di : bene, unendo due piante di possono quindi venir fuori sia piante di , sia piante di (oltre che altre piante di !).
Sebbene ogni volta che si annaffia una coppia di fiori si abbia solo il 5% di possibilità che venga fuori un ibrido, fortunatamente ci sono diversi metodi che possono venirci incontro per facilitare l’ottenimento di quell’ibrido specifico che tanto desideriamo.
Nonostante richiedano un po’ di pazienza, non si tratta di tecniche complicate e quindi possono essere tranquillamente applicate da tutti.
Come detto poco fa, ogni volta che piove o si annaffia un fiore si ha solamente il 5% di possibilità di ibridazione, una probabilità quindi molto bassa: per aumentarla è necessario che uno o più amici arrivino sulla nostra isola e annaffino anche loro i fiori che vogliamo ibridare.
Le probabilità saliranno nel seguente modo:
Annaffiamento da sé (o tramite pioggia): 5%
Annaffiamento da parte di un amico: 25%
Annaffiamento da parte di due amici: 35%
Annaffiamento da parte di tre amici: 50%
Annaffiamento da parte di quattro amici: 65%
Annaffiamento da parte di cinque amici: 80%
Dopo che il quinto amico avrà annaffiato i nostri fiori, questi emetteranno delle scintille dorate, a differenza di quelle classiche bianche che si ottengono normalmente quando annaffiamo da soli i nostri fiori.
L’80% di possibilità è quasi una garanzia che quei fiori ci diano l’ibrido desiderato il giorno dopo, anche se richiederà molta pazienza. Il procedimento può essere applicato a più fiori presenti sulla nostra isola (possibilmente anche a tutti), senza far calare la rispettiva probabilità di ibridazione.
Esistono vari schemi per posizionare i fiori che intendiamo ibridare, ognuno più o meno mirato a ottenere un determinato obiettivo: ricordiamo infatti che non esistono regole precise per avere un determinato fiore e che è tutto legato alla probabilità e al caso.
Può quindi capitare di ottenere un ibrido raro al primo colpo, così come non ottenerlo per diverso tempo con i metodi illustrati sotto. Quello che però si può dire con certezza è che, seguendo gli schemi qui riportati, le probabilità di avere successo aumentano sicuramente di molto.
La griglia è probabilmente il metodo base più efficace per ottenere ibridi.
Preferibilmente la si usa con fiori dello stesso colore e, ovviamente, dello stesso tipo: in questo modo ogni fiore è a contatto con altri 2-4 fiori e ognuno di loro ha spazio sufficiente per far nascere almeno un ibrido.
La scacchiera è uno dei metodi più utilizzati, tuttavia è anche quello meno efficace: occupa un sacco di spazio non necessario e utilizza pochi fiori. Non serve che ogni fiore abbia almeno 4 spazi intorno a lui per poter ibridare, infatti ne è necessario soltanto uno!
Il metodo della tartaruga, chiamato così per via della sua forma, è molto efficace con fiori dello stesso colore e si appoggia al metodo della griglia.
Utilizza però più fiori e quindi, nel caso in cui avessimo amici disposti a venire ad annaffiare, potrà produrre più ibridi rispetto alla griglia. Conviene inoltre circondare il perimetro dei fiori con delle staccionate.
Si tratta di costruire quattro schemi a tartaruga ripetuti ed è molto utile per aumentare ancora di più il numero di fiori ibridi che si intende produrre.
Se si è da soli conviene, come nel punto precedente, circondare lo schema con delle staccionate. Altrimenti, se si hanno amici disposti ad aiutarci, è meglio lasciarla libera: essendoci tante coppie vicine tra loro è possibile che qualche fiore nasca al di fuori del quadrato complessivo rappresentato in figura.
Questo è il miglior metodo per fare ibridi il più velocemente possibile se non disponiamo di amici che vengano ad annaffiare.
Anche qui si tratta di uno schema a tartaruga ripetuto ed è il metodo più efficiente per recuperare quanto più spazio possibile, avendo il maggior numero di combinazioni di fiori.
Questo metodo è il più semplice, occupa poco spazio e richiede pochi fiori.
Attenzione però: è importante ricordarsi di lasciare libero il perimetro intorno alla nostra composizione, in modo da permettere a nuovi fiori di germogliare!
Anche questo è utilizzabile nel caso in cui non avessimo molto spazio sull’isola. Utilizza diverse specie di fiori e, ricordiamo, due fiori appartenenti a specie diverse non possono essere combinate tra loro. Questo schema è utile anche per la clonazione.
Tecnica usata se si ha poco spazio, utile per avere un’ibridazione più controllata, specialmente se desideriamo un determinato tipo di ibrido. Si può raddoppiare lo spazio che separa le diverse coppie, nel caso in cui vogliamo sapere quale coppia di fiori ha dato luce all’ibrido.
Richiede un po’ più di spazio rispetto al metodo precedente, tuttavia utilizza anche più fiori. Ottimo per avere più chance di ottenere ibridi diversi da specie diverse.
Composizione molto semplice, usa poco spazio e risulta utile se si cercano due o più ibridi diversi allo stesso tempo. Molte persone piantano i fiori negli spazi vuoti, tuttavia questo metodo non è consigliato a causa della clonazione.
Questa strategia riprende semplicemente lo schema del diamante, ripetendolo in verticale per due volte.
Bisogna fare attenzione a non andare oltre questo numero di fiori, altrimenti si rischia di ottenere una composizione a griglia, che abbiamo detto essere sconsigliata a causa dell’eccessivo utilizzo di spazio sull’isola e dell’alta probabilità di clonazione.
Come facilmente intuibile, il diamante intrecciato utilizza più specie di fiori, incatenandoli in due composizioni a diamante. Consigliabile se si intendono ibridare specie diverse: non conviene infatti porre le diverse specie su composizioni a diamante indipendenti.
Anche in questo caso possiamo estendere la composizione a diamante al fine di ottenere più combinazioni di fiori possibile.
Ci sono vari modi per allargare ulteriormente questa composizione aggiungendo fiori, basta scegliere quello che meglio si adatta alla nostra isola!
Alla base dei processi di ibridazione (o semplicemente riproduzione) dei fiori esiste in realtà un meccanismo ben più complesso, ovvero quello della genetica. Nel gioco questo meccanismo è implementato sulla teoria della genetica di Mendel: ciò significa che ogni fiore “contiene” al suo interno diversi geni, che possono andare a influenzare il colore del fiore che poi nascerà.
I geni contengono essenzialmente informazioni sul colore di un fiore, che non rispecchiano sempre ciò che vediamo in-game. I geni individuano infatti la presenza di un determinato colore e vengono trasmessi alla generazione successiva. L’informazione sul colore viene rappresentata come una sequenza binaria (quindi composta dalle cifre 0 e 1), ma è inaccessibile a noi giocatori.
Nel gioco esistono quattro geni, anche se, in realtà, soltanto la specie delle rose li usa tutti e quattro, mentre le altre specie ne usano solo tre. Per la teoria della genetica dividiamo ogni gene in due elementi, chiamati “alleli”. Questi possono essere “dominanti” o “recessivi”.
Ad esempio, volendo riferirsi al colore rosso, lo indichiamo con due lettere “R”: le “R” maiuscole indicano che l’allele è “dominante”, e quindi utilizzabile per trasmettere il rosso alla prossima generazione, mentre “r” minuscolo indica che invece è “recessivo”, quindi non manifestabile nella prossima generazione.
Facendo un esempio pratico, analizziamo il genotipo (ovvero l’insieme di tutti i geni) della ottenuta a partire da un seme tipo: RR-yy-WW-Ss.
Questa dicitura significa che la contiene al suo interno due alleli dominanti del colore rosso (doppia R), due alleli recessivi del colore giallo (doppia y) e due alleli dominanti del bianco (indicato dalla WW). Troviamo, infine, il gene Ss che, nella convenzione di Animal Crossing, sta a indicare la sfumatura di rosso possibile, che può essere rosa, rossa o nera. Come si può intuire, Ss indica il colore rosso, mentre SS il colore nero ed infine ss il colore rosa.
Volendo valutare cosa succede se provassimo a ibridare una con una basandoci su questa teoria, come sappiamo dovremmo ottenere una , ma con quale probabilità?
Intanto, la presenta il seguente genotipo: rr-YY-WW-ss.
In questo caso notiamo che la non presenta rosso trasmissibile, mentre va bene per il giallo e il bianco e, potenzialmente (quindi combinandolo con il giusto fiore, che presenti i geni adatti), potrebbe dare vita a una rosa rosa.
Combinando il giallo con il rosso potremmo quindi ottenere l’arancione, dato dal seguente genotipo, che corrisponde appunto alla : Rr-Yy-WW-ss. Considerando, quindi, tutti i modi possibili in cui i due genotipi del rosso e del giallo possono mischiarsi tra loro, ci rendiamo conto che abbiamo in realtà il 50% di possibilità di ottenere una .
Avendo due fiori, il procedimento di combinazione dei genotipi può essere schematizzato su una tabella di verità.
Nell’esempio della rosa rossa e gialla visto prima, si prende il primo gene del primo fiore, il rosso (RR), e il primo gene del secondo fiore, il giallo (rr). Si divide il primo gene e lo si pone nella prima colonna della tabella, andando quindi a riempire due righe (essendo due gli alleli). Si divide poi il secondo gene e lo si pone nella prima riga della tabella, andando a riempire quindi due colonne, come mostrato nella figura qui sotto.
Da qui si ricavano tutte le possibili combinazioni. Come vediamo in questo caso, qualsiasi combinazione dà il gene Rr, che infatti è il primo del genotipo della rosa arancione. Ciò non toglie che possano esistere fiori rossi o gialli aventi come primo gene proprio Rr, ed è per questo che unendo due fiori, questi possano dar luce a un colore uguale a uno dei due genitori.